Ma cosa succede quando un occhio non percepisce le immagini in modo nitido, e quando è che si parla di difetto refrattivo?
Un difetto refrattivo è una condizione tale per cui i raggi luminosi non vengono messi a fuoco sulla macula.
In parole povere, si tratta di differenze anatomiche rispetto ad un occhio “standard”, talvolta minime, che determinano delle ripercussioni su alcuni importanti meccanismi coinvolti nella visione.
Possiamo dire che un occhio ideale presenta un perfetto equilibrio tra i suoi mezzi diottrici (le lenti di cui abbiamo parlato, cornea e cristallino) e la sua lunghezza. Tipicamente quello che viene considerato un occhio perfetto presenta una lunghezza di circa 23 millimetri, le sue lenti sono perfettamente trasparenti e hanno una curvatura e uno spessore ben definiti.
Quando questi tre elementi -lunghezza dell’occhio, cornea e cristallino- non sono in equilibrio tra loro, il risultato è una messa a fuoco non perfetta delle immagini sulla macula.
Tutto ciò fa sì che le immagini trasmesse al cervello non siano nitide e ben definite, e la percezione del mondo che ci circonda sia pertanto sfocata.