Mi sono avvicinato alla medicina con un’idea chiara: prendermi cura delle persone in modo concreto, unendo competenza, ascolto e attenzione. Con il tempo, questo approccio si è rafforzato e mi ha portato a scegliere l’oculistica, una disciplina che richiede precisione, aggiornamento costante e una sensibilità particolare verso chi ci affida la propria vista.
Oggi mi occupo principalmente di chirurgia refrattiva e delle patologie del segmento anteriore dell’occhio. È un ambito in cui la tecnologia fa la differenza, ma dove il fattore umano resta centrale. Ogni intervento non è solo una procedura tecnica: è un momento importante nella vita di una persona, che arriva da noi con aspettative, timori e il desiderio di migliorare la propria quotidianità.
Per questo, il mio lavoro inizia sempre dall’ascolto. Ogni percorso terapeutico viene costruito insieme, in modo personalizzato, con l’obiettivo di offrire soluzioni sicure, efficaci e davvero su misura. Credo che prendersi cura della vista significhi molto più che “vedere meglio”: significa restituire libertà, fiducia e qualità di vita.